Tu sei casalinga: non fai niente, beata te!
“Tu stai a casa: non fai niente, beata te”
Questo è quello che mi viene detto tutte le volte che dico di essere casalinga. Eppure, a ben guardare, il mio lavoro ne racchiude tanti altri che hanno un valore economico di tutto rispetto. Nonostante ciò, il lavoro di casalinga viene visto secondo il pensiero comune come un non lavoro svolto da donne insoddisfatte o poco acculturate.
La scelta di occuparmi della mia famiglia non è stata ragionata, consapevole, ma è stata dettata da un susseguirsi di eventi che mi hanno portato a stare in casa per un po’. Certo è che non avrei potuto assolutamente affidare la cura dei miei familiari a mani diverse dalle mie.
Ora che i miei figli sono grandi e in procinto di intraprendere le loro strade, mi guardo indietro e so di aver fatto, tutto sommato, un buon lavoro (perché il mio è un lavoro ed è stato chiaramente sancito da una sentenza della Cassazione n.6658) e, a chi mi chiede quale sia la mia professione, rispondo che sono un’amministratrice delegata di una piccola società che si occupa di welfare, cooked food , cleaning e tanto altro.
Carmelina Cutolo
Foto in evidenza: https://www.diritto.net/la-pensione-per-le-casalinghe-senza-contributi-versati/